Ciao, care italianglottine e cari italianglottini! Come va? Sono sempre io, Carmine, il vostro insegnante di italiano. Lo ribadisco anche per presentarmi a chi è la prima volta che ascolta questo podcast e ha avuto la sfortuna (o la fortuna, a seconda dei punti di vista) di beccare proprio l’episodio di filosofia. Sappiate che qui, nel podcast di Italianglot, parliamo di tutto, ma oggi tocca alla filosofia perché sono svariati mesi che non ne parliamo e, come avete letto dal titolo dell’episodio, cercheremo di rispondere alla domanda: “Esiste davvero il colore rosso?”. Voi cosa ne pensate? Tutti vediamo papaveri rossi, mele rosse, il rosso acceso di un tramonto, ma il rosso in sé esiste o è un’illusione? Beh, troverete la risposta a questa domanda nel corso dell’episodio, perché questa questione in realtà si inserisce all’interno del pensiero del filosofo che vi presenterò fra poco. Prima di svelarvi chi è, voglio però ricordarvi che stiamo percorrendo un po’ tutta la storia della filosofia e che oggi continueremo da dove ci siamo fermati nell’episodio numero 91. In quell’episodio vi avevo parlato di Empedocle e Anassagora, due filosofi che sono stati chiamati fisici pluralisti perché ritenevano che gli elementi primordiali che hanno creato e compongono tutta la realtà sono molteplici. Empedocle chiamava questi elementi radici; Anassagora, semi. Le radici o i semi, aggregandosi tra loro, formano tutte le cose e gli esseri viventi e disgregandosi, ne provocano la distruzione e la morte, senza mai sparire però, perché questi elementi sono eterni, immutabili, immobili e continueranno per sempre a essere responsabili del cambiamento continuo che osserviamo nel mondo. Se sono immobili, però, come fanno ad aggregarsi e a disgregarsi? Beh, sono delle