Ciao italianglottini e italianglottine! Vi do il benvenuto a un nuovo episodio del podcast di Italianglot, il podcast che vi aiuta a diventare fluenti in italiano e a conoscere tante cose dell’Italia e della sua cultura. Ed è proprio quello che faremo oggi, perché ho deciso di parlarvi di un personaggio che dovete assolutamente conoscere: Antonio De Curtis, in arte Totò, una vera pietra miliare del cinema comico italiano. Alcune scene dei suoi film sono così iconiche che, basta citarle in un bar tra amici, e tutti le ricordano perfettamente. Molte delle sue battute, poi, sono addirittura diventate parte integrante della lingua italiana, ma di tutto questo parleremo fra poco. 
Intanto vi ricordo che sul mio sito – italianglot.com – troverete la trascrizione di questo episodio con una lista di vocabolario e un foglio di lavoro con tanti esercizi di comprensione, vocabolario e grammatica. 
Dunque, Antonio De Curtis è nato a Napoli il 15 febbraio del 1898, ma allora non si chiamava così. Sì, perché era nato da una relazione clandestina tra sua madre, Anna Clemente, e Giuseppe De Curtis. Proprio per mantenere segreta questa relazione, però, il padre non l’aveva voluto riconoscere come figlio suo e sul certificato di nascita era stato registrato come Antonio Vincenzo Stefano Clemente. Il quartiere di Napoli in cui è nato è il Rione Sanità, un quartiere popolare, povero, ed è in questo contesto un po’ difficile che Totò è cresciuto. A proposito, se vi trovate a Napoli, potete anche andare a vedere la casa in Via Santa Maria Antesaecula dove ha trascorso la sua infanzia e l’adolescenza. Dovete sapere che Antonio De Curtis era tra l’altro una persona con un grande cuore e, anche quando è diventato famoso, non ha mai dimenticato le sue origini. A volte tornava al Rione Sanità e in quelle occasioni infilava soldi sotto le porte della gente più povera per aiutarla. Ritornando alla sua infanzia, nel quartiere tutti lo conoscevano come Totò. Questo è uno dei possibili diminutivi del nome Antonio ed era il modo in cui lo chiamava sua madre. Era un bambino un po’ solitario e malinconico, ma nonostante questo aveva una passione incredibile per la recitazione e amava far ridere chi gli stava intorno.