Cari italianglottini, ben ritrovati per un nuovo episodio del podcast di Italianglot, il podcast che vi aiuta a diventare fluenti in italiano. Voi sapete che, secondo me, l’unico modo per diventare fluenti in una lingua è consumare quanto più possibile contenuti audio e scritti e che, se vogliamo davvero espandere poco a poco il nostro vocabolario e migliorare le nostre capacità di comprendere e parlare quella lingua, dobbiamo cercare di spaziare tra diversi ambiti, dalla vita quotidiana alla storia, dalla letteratura alle scienze, dalla gastronomia al mondo dello spettacolo. Ecco perché cerco di variare ogni volta il tipo di argomenti che tratto e oggi è il turno dello spettacolo, per la precisione del teatro. Vi parlerò di un’opera tragicomica che, dato che fra pochi giorni sarà Natale, è proprio adatta a questo periodo dell’anno. È stata scritta da Eduardo De Filippo di cui, tra l’altro, vi ho parlato proprio nel precedente episodio dedicato alla storia del caffè in Italia. In quel caso vi ho fatto ascoltare un breve monologo tratto dalla sua commedia Questi fantasmi. Quella che vedremo oggi invece si chiama Natale in casa Cupiello. Nelle note dell’episodio vi lascerò una versione girata a teatro per la TV italiana nel 1977 in cui lo stesso Eduardo De Filippo interpretava il ruolo del protagonista, mentre suo figlio Luca De Filippo interpretava il ruolo di suo figlio anche nella commedia. Devo avvertirvi però, cari italianglottini, che, essendo ambientata a Napoli, i personaggi parlano per lo più in dialetto napoletano e non so se sarete in grado di capirla al 100%. Non importa però, perché non è questo l’obiettivo dell’episodio di oggi. L’obiettivo è darvi innanzitutto nuovo materiale da ascoltare per migliorare il vostro italiano e poi, poiché so che amate la cultura italiana, voglio presentarvi una serie di tradizioni popolari del Natale italiano e partenopeo che troveremo nella commedia. Infine, è anche una buona occasione per introdurvi al mondo di Eduardo De Filippo che non potete non conoscere, perché è una figura importantissima, un punto di riferimento del teatro e della cultura italiana. Anzi, vi prometto che in futuro gli dedicherò un intero episodio.