Ciao a tutti e benvenuti a un nuovo episodio del podcast di Italianglot, il podcast che ha come obiettivo principale quello di aiutarvi a migliorare il vostro italiano. E poiché il modo migliore per farlo è ascoltare il più possibile dei madrelingua parlare, eccomi qui ad affrontare un argomento che appartiene a un ambito del sapere di cui non ci siamo ancora mai occupati: la filosofia.
Voi sapete che sul mio sito – italianglot.com – ho organizzato e suddiviso tutti gli episodi di questo podcast in categorie, in modo che possiate trovare più facilmente gli argomenti che rientrano nei vostri interessi o su cui sentite il bisogno di voler lavorare di più, al fine di acquisire nuovo vocabolario utile e riuscirvi ad esprimere senza problemi. Ebbene, finora la sezione filosofia era rimasta vuota, ma oggi la riempiamo con questo primo episodio che è rivolto principalmente a studenti di livello un po’ più avanzato e che magari sono appassionati di filosofia e di storia della filosofia. Questi sono argomenti che alcuni di noi italiani studiano alle scuole superiori, soprattutto quelli che frequentano un liceo scientifico o un liceo classico e dunque oggi vi aiuterò a mettervi nei panni di uno di noi. È come se steste anche voi assistendo in questo momento a una lezione di filosofia in una scuola italiana. Non voglio assolutamente sostituirmi a un insegnante di filosofia, perché non lo sono, però per preparare questo episodio sto consultando lo stesso libro di testo che ho usato personalmente in terza liceo – per la cronaca, io ho frequentato un liceo scientifico. E sto anche usando lo stesso quaderno nel quale prendevo appunti mentre la mia professoressa spiegava. Il libro in questione si chiama “Filosofi e filosofie nella storia – Volume primo” di Nicola Abbagnano e Giovanni Fornero. E sì, nonostante siano passati tantissimi anni, è ancora sullamensola nella mia stanza. Ovviamente mi è capitato di buttare dei libri scolastici, ma ho conservato questo, perché si tratta di un argomento che mi ha sempre interessato molto e per me è dunque prezioso, così come lo sono diversi libri di scienze, di lingue e così via.